“Cerchiamo un umorismo universale” – Intervista a Sebastián Guz alias Costrini, artista circense
“Les Frikis” porta in scena una stravagante coppia: una lei che brilla per la sua eccentricità, un lui meticoloso ottimista che riesce a far fronte a ogni disavventura. Uno spettacolo in cui si uniscono umorismo, acrobazie, frenesia e tecnica riservando un momento di riflessione sotto forma di scherzo. In scena, Costrini e Mina Clown.
Costrini è Sebastián Guz, artista circense nato in Argentina e formatosi nell’arte circense in Argentina e in Spagna. Nel 1996 ha co-fondato il Circo Xiclo, primo gruppo argentino di circo di strada che è stato ampiamente riconosciuto nei tour europei negli anni successivi. Nel 2003 ha creato la Compagnia Mundo Costrini e ha creato il suo personaggio personale Costrini, con cui ha partecipato a numerosi festival di teatro di strada ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo.
Quasi vent’anni fa ha creato Mundo Costrini, universo poetico di sarcasmo e linguaggio non verbale. Com’è nato? Come è evoluto nel tempo?
Mundo Costrini è nato con l’idea di portare il teatro e il circo nelle strade di Buenos Aires, in Argentina, e con l’intenzione poi di portare i nostri spettacoli in giro per il mondo. È stato da subito un’avventura, che di anno in anno è diventata sempre più bella: i nostri spettacoli senza parole, senza testo, ci hanno portato in più di 45 paesi del mondo.
Gli spettacoli vengono adattati in base alla cultura del paese in cui si esibisce?
Credo che in tutto il mondo si rida al 98% delle stesse cose: a farci ridere sono le cose buffe, goffe. Quello che cerchiamo con i nostri spettacoli è un linguaggio universale che provochi sensazioni simili in tutti gli esseri umani – qualcosa che valga in Giappone, in Sud Africa, in Argentina, in Messico, in Italia; in breve, dovunque ci esibiamo. Inoltre, cerchiamo un umorismo universale anche nel senso di inter-generazionale, qualcosa che comunichi a grandi e piccoli. Trovare un linguaggio simile è difficile, e creare uno spettacolo richiede molto tempo. Prendiamo spesso ispirazione dal cinema muto degli anni ’20, un periodo del cinema in cui non essendoci parole la comunicazione era completamente visuale.
Quest’anno porterà a Buskers “Les Frikis”, spettacolo in duo con Mina Clown. Come è nata la vostra collaborazione?
Romina (Mina Clown) e io siamo sposati, e ci conosciamo da 20 anni. Romina viene dal mondo del teatro, mentre io dall’arte di strada e dal circo: da un lato, da quando ci siamo conosciuti Romina ha creato il personaggio Mina Clown, appartenente alla sfera circense; dall’altro, Romina ha reso più teatrali i miei spettacoli. Infine, negli ultimi anni abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo in cui siamo insieme sul palco. Terzo elemento della compagnia è Santiago Blomberg, musicista e attore che nello spettacolo “Les Frikis” non sarà sul palco ma curerà la parte tecnica dietro le scene.
Di cosa parla “Les Frikis”?
“Les Frikis” porta in scena la nostra relazione: come l’uno sostiene l’altro, e al contempo accetta le differenze di personalità, di temperamento, del modo di affrontare le diverse situazioni rispetto all’altro.
È alla sua quinta presenza al LongLake Buskers Festival. Cosa ricorda delle esperienze precedenti? Cosa porta al pubblico di Lugano quest’anno?
Siamo sempre molto felici di tornare a Lugano, poiché il Buskers è un festival speciale con molta qualità. Il pubblico è misto: ci sono famiglie ma anche molti giovani, e questo crea una mescolanza stimolante, sia familiare che festiva. È senza dubbio uno dei nostri festival preferiti, grazie al buon cibo, all’accoglienza, e all’atmosfera: prima o dopo le nostre performance possiamo sentire dei bellissimi concerti di musica. Quest’anno vi portiamo qualcosa di nuovo rispetto agli anni scorsi: speriamo che le persone saranno sorprese della proposta, diversa, ma sempre con nostro sigillo dell’umorismo universale.
Costrini e Mina si esibiranno al LongLake Buskers Festival dal 13 al 17.07 presso il lungolago.
Maggiori informazioni: longlake.ch e luganobuskers.ch